In questo articolo vi presenteremo, quelle che per noi sono le cinque migliori infiorescenze di Cannabis light disponibili in vendita sul mercato italiano, la nostra costante ricerca dei growers più esperti ci ha permesso di selezionare accuratamente solo il meglio del meglio della marijuana legale con THC inferiore ai limiti di legge, a seguire la nostra classifica:
1. GORILLA CBD
Cime dure come sassi e la quantità mostruosa di resina regalano a questo fiore uno dei nomi più celebri e ricercati del mondo della cannabis, questa varietà ha un forte sapore di pino, con un aroma di agrumi che dona un buon sapore fruttato, in secondo piano, sfumature chimiche simili al gasolio, ereditate dalla Chocolate Diesel.
La qualità che contraddistingue questo Strain di cannabis light è proprio il fatto che osservandola e assaporandola vi accorgerete che GORILLA CBD non ha assolutamente nulla da invidiare alle migliori genetiche Californiane di Cannabis del momento, ovviamente a parte il THC :).
L’assurda somiglianza di aspetto, sapore e profumo alla marijuana con alto contenuto di THC conferisce alla GORILLA CBD la pole position della nostra classifica, la qualità della cannabis light è in continua crescita e questa novità del 2019, ha già vinto tutto.
2. CANNATONIC
King’s Garden presenta un vero gioiello della cannabis light, massicce gemme ricoperte di tricomi e resina luccicante, contraddistinguono questa incredibile infiorescenza di cannabis.
E’ difficile contestare la reputazione che Cannatonic si è costruita in questi anni e poichè, molti coltivatori utilizzano questa genetica, noi abbiamo ricercato unicamente il miglior fiore prodotto dal grower più esperto.
Un’esplosione di sapore vi avvolgerà il palato, note incredibilmente fruttate con predominanza di succosa mela verde equilibrate da una sfumatura di limone aciudulo, Cannatotonic vi lascerà piacevolmente sorpresi!
3. STRAWBERRY
Gemme compatissime con sfumature tendenti al violaceo e uno squisito aroma di fragola e golosi frutti di bosco, portano questo vero e proprio capolavoro della cannabis light dritto in 3° posizione.
Genetica ormai stabile e coltivata da molti grower per la sua qualità e resa abbondante, Strawberry si è fatta strada in tantissimi cannabis shop in Lombardia e sul territorio italiano grazie al suo alto contenuto di CBD, il suo inconfondibile aroma e la sua straordinaria bellezza.
Strawberry essendo tra le varietà pioniere della cannabis light è una vera sicurezza, per tanto la responsabilità maggiore, ricade sul coltivatore, meticolosamente scelto per un risultato ottimale.
4. LEMON SKUNK
Lemon Skunk racchiude un connubio di sapori squisiti, inizialmente una nota più pronunciata e complessa vi farà riassaporare l’old school Skunk e a seguire, delicate sfumature di citronella, limone e arancia manderanno in estasi le vostre papille gustative.
I fiori si prentano piuttosto ariosi ma con una notevole quantità di resina cristallina e tricomi.
Estraendo i fiori di Lemon Skunk dal barattolo potremo godere di aromi davvero meravigliosi, l’aria sarà inondata da profumi di limone, bacche e vaniglia.
Lemon Skunk, con il suo aroma pungente ed unico, è una novità molto interessante nel mondo della cannabis light!
5. AMNESIA CBD
Genetica dal sapore avvolgente e dall’aroma pieno, note dolci in contrasto con toni terrosi e note fresche di cipresso.
Enormi gemme apicali presentano pistilli lunghi e dal colore arancione che spiccano dai riflessi bianchi, dovuti all’alta produzione di tricomi e resina. Il fiore è estremamente resinoso e molto compatto, profumo molto complesso.
Subito avvertiamo un deciso aroma di caramello che lascia un finale di anice e spezie pepate.
L’unione dei suoi profumi e la considerevole quantità di CBD contenuta aggiudicano ad AMNESIA CBD sicuramente un posto nella nostra TOP 5!!
King’s Garden Cannabis shop Desio (MB), via XXV aprile n°26
King’s Garden – OLIOESSENZIALE di Canapa sativa, poichè
negli ultimi anni stiamo assistendo ad una crescita esponenziale dell’industria della cannabis e sono migliaia i suo derivati sul mercato italiano.
L’olioessenziale di canapa sativa,totalmente biologico e prodotto completamente in Italia, viene ottenuto dalla distillazione in corrente di vapore della pianta integra a temperature inferiori agli 85°C poichè, questo processo e la naturale composizione terpenica del prodotto garantiscano una purezza del 99.9%.
Analisi da Laboratorio Controllo Qualità
La totale assenza di THC(principio psicoattivo della cannabis), metalli pesanti, conservanti, coloranti e esaltatori di sapidità e aroma, rendono l’olio un’assoluta innovazione, idoneo all’uso alimentare, cosmetico, nutraceutico, farmaceutico e ovviamente come profumazione di ambienti.
Purezza e Versatilità
La sua altissima concentrazione di terpeni e flavonoidi permette di aromatizzare con 1 sola goccia di olioessenziale ben 100g/100ml di qualsiasi prodotto si voglia creare, questa proprietà dona all’olio un incredibile versatilità nel campo alimentare, cosa più importante, potrete usarlo per dare un tocco originale ai vostri cocktail, aromatizzare birre, preparare gelati dal sapore unico.
L’olioessenziale di canapa sativa lascia spazio alla creatività per la preparazione di qualsiasi alimento o bevanda!!
Grazie ai suoi terpeni ad attività antibatterica e agli acidi grasi essenziali contenuti, può essere impiegato con ampio spettro nel campo della cosmesi.
Addizionato a lozioni alcoliche (profumi ecc,ecc..) e grasse (creme ecc, ecc..) per viso, corpo e capelli.
Potete trovare l’olio essenziale sul nostro sito online, nella sezione: http://kingsgardenstore.it/shop-online/
Presso i nostri store King’s Garden a Desio (MB) via XXV aprile 26, oppure a Cusano Milanino (MI) via Seveso 1.
Grazie ad una mozione presentata dal vicecaprogruppo di Forza Italia Alessandro De Chirico, il comune di Milano potrebbe diventare la prima città d’Italia a coltivare in loco la cannabis terapeutica.
Parco Sud di Milano e le cascine di proprietà del comune i luoghi selezionati per dare il via alla produzione.
Negli ultimi giorni il settore della cannabis è tornato a far parlare di se.
Il comune di Milano ad aprire la strada verso una nuova era antiproibizionista.
Durante la giornata di Lunedì 1 Ottobre 2018 il Consiglio comunale di Milano ha approvato una mozione – presentata dal vicecaprogruppo di Forza Italia Alessandro De Chirico – per avviare la produzione di cannabis a scopi terapeutici sul suolo cittadino.
La votazione si è conclusa con 30 voti favorevoli e 7 contrari, tra i quali due della Lega e uno di Forza Italia.
Fase di sperimentazione
Tra le richieste del Consiglio spicca anche la necessità di formare un tavolo tecnico di confronto tra enti universitari, istituti di ricerca ed enti sanitari per monitorare gli esiti della sperimentazione del progetto.
La scelta del comune di Milano di puntare sulla produzione in loco della cannabis terapeutica nasce dalla necessità di incrementarne la produzione.
Questo per scongiurare una nuova stagione di mancanza di farmaco per tutti i malati che hanno scelto di trattare le loro patologie con la marijuana medica.
Lo scopo della mozione è quello di rompere il monopolio della coltivazione di cannabis.
Prodotta esclusivamente dallo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, l’unica istituzione che ad oggi ha ottenuto il permesso da parte del governo centrale.
“La quantità prodotta in questa sede (quella dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze n.d.r.) è insufficiente alla richiesta che c’è nel paese da parte di persone che potrebbero beneficiarne”.
Argomenta De Chirico.
Ma proprio perché la produzione è inferiore alla domanda, recentemente il Ministero della Sanità ha rafforzato l’importazione di questa sostanza dall’Olanda.
La Regione Lombardia ha deliberato la rimborsabilità della spesa da parte del Sistema sociosanitario regionale.
Oltre che dall’Olanda, l’Italia importa cannabis per uso terapeutico anche dal Canada.
A inizio anno sono stati acquistati 100 chili di canapa terapeutica da questo paese e ogni chilo importato è costato alle casse dello Stato 6mila euro.
Secondo uno studio della Cia (Confederazione italiana agricoltori), in Italia ci sarebbero 20 milioni e 772 mila persone che soffrono di patologie.
Dal tumore all’epilessia fino alla sclerosi multipla, passando per HIV e sindrome di Gilles de la Tourette che possono essere trattate con la cannabis terapeutica.
Si può fare!
Chiediamo al sindaco Sala di attivarsi con il governo per chiedere che il monopolio della produzione da parte dell’Esercito venga interrotto.
A Milano c’è il Parco Sud che è il più grande parco agricolo d’Europa e ha un terreno adatto a questo tipo di coltivazione.
Inoltre, in tutta Milano ci sono decine di cascine di proprietà comunale che potrebbero essere adibite a questa coltivazione.
Se il Governo autorizzasse la coltivazione controllata della cannabis terapeutica da una parte si soddisfarebbe la domanda proveniente da malati gravi e dall’altra parte si creerebbero posti di lavoro”, ha concluso De Chirico.
L’idea alla base della mozione presentata da De Chirico dunque è quella di incrementare la produzione nazionale di cannabis.
Azione che permetterebbe da un lato la continuità di cura per tutti i pazienti italiani, mentre dall’altro renderebbe lo stato italiano meno dipendente dalle importazioni estere, il tutto a vantaggio dei cittadini.
“Se il Governo autorizzasse la coltivazione controllata della cannabis terapeutica – ha chiarito De Chirico – da una parte si soddisfarebbe la domanda proveniente da malati gravi e dall’altra parte si creerebbero posti di lavoro e profitti.
Utili a preservare il patrimonio delle cascine milanesi per cui manca la disponibilità di fondi pubblici necessari per le urgenti ristrutturazioni. Inoltre, la mozione chiede anche di attivare un tavolo di confronto con gli enti universitari, istituti di ricerca ed enti sanitari al fine di monitorare gli esiti della ricerca e della sperimentazione”.
Tra le braccia di Milano
Il comune di Milano dunque, punta sulla riqualificazione delle cascine di proprietà, convertite in serre per la produzione e la trasformazione della cannabis terapeutica.
Affiancata al Parco Sud di Milano, la seconda location scelta dal comune per attuare la produzione.
Lorenzo Lipparini, consigliere dei Radicali ha accolto con gioia il via libera del consiglio comunale, poichè da tempo si batte per la regolamentazione della cannabis terapeutica gratuita.
“Il consiglio Comunale di Milano approva la mozione per istituire un tavolo tra istituzioni e identificare luoghi e modalità di produzione di cannabis terapeutica .
– ha annunciato Lipparini – Complimenti al proponente Alessandro De Chirico”.
La richiesta del comune di Milano potrebbe essere accolta favorevolmente anche dall’attuale governo giallo-verde, che nella figura del Ministro della Salute Giulia Grillo.
Ha dichiarato da tempo la necessità di una partnership pubblico-privata per aumentare la produzione di cannabis terapeutica sul territorio nazionale.
Coca Cola e Cannabis? L’annuncio: “Lavoriamo a una bevanda che contiene marijuana”
La multinazionale di Atlanta in trattativa con la canadese Aurora Cannabis per sviluppare bibite con CBD, uno dei principi attivi. Una mossa per contrastare il calo delle vendite. La società: “Ancora nessuna decisione presa”
MILANO – Dalla Coca Zero alla Coca Cannabis? Presto per dirlo ma la multinazionale che produce la bibita più famosa del mondo – secondo quanto riferito da Bloomberg – avrebbe messo gli occhi sul mercato delle bevande alla cannabis, consapevole che “si sta evolvendo rapidamente”. Un settore a rapida crescita che potrebbe offrire l’opportunità di sfruttare la legalizzazione della marijuana in Nord america ed Europa per controbilanciare i consumi in calo delle bevande tradizionali.
In particolare, la società con base ad atlanta, sarebbe in trattativa con il produttore canadese di marijuana Aurora Cannabis per sviluppare le sue nuove bevande: “Seguiamo da vicino la crescita dell’utilizzo del cbd come ingrediente nelle bevande”, ha spiegato il portavoce di Coca Cola Kent Landers, precisando che al momento “nessuna decisione è stata ancora presa”. Il Cbd (cannabiolo) è uno dei principi attivi della Cannabis e a differenza del Thc, è un composto non psico attivo.
Nuove frontiere per la Cannabis
Il gruppo segue dunque i passi di constellation brands, l’importatore negli tati uniti della birra a marchio corona, che da tempo scommette sulla cannabis: il gruppo newyorchese specializzato in birre, vini e distillati ha investito 4 miliardi di dollari per aumentare la sua quota in Canopy Growth, azienda canadese che coltiva marijuana e che vende – laddove sono legali – prodotti derivanti dalla sostanza.
Anche Diageo, la conglomerata britannica del beverage a cui fa capo il whiskey Johnny Walker, sta studiando il da farsi in questo comparto. Dal canto suo l’americana Molson Coors Brewing sta avviando una joint venture con la canadese hydropothecary corp per offrire drink alla cannabis in Canada. Lagunitas, il marchio di birra del gruppo olandese Heineken, ha invece lanciato un brand specializzato in bevande analcoliche contenenti thc, l’ingrediente psicoattivo della cannabis.
Coca Cola si fa così trovare pronta anche in vista del 17 ottobre, quando l’uso ricreativo della cannabis sarà legalizzato in Canada . Negli Stati Uniti l’uso della sostanza è illegale a livello federale, ma non in oltre la metà dei 50 stati americani.